Nonostante la contrazione delle diverse tipologie di packaging nel 2023, gli imballaggi in cellulosa sono tra i più significativi in termini di tonnellate. Rappresentano il 33% del mercato, con una quota di fatturato del 26,8%, seconda solo a quella degli imballaggi in plastica.

Carta e cartone: dinamiche di mercato

Secondo una fotografia scattata da Assografici, l’industria cartotecnica, che include il settore degli imballaggi in carta e cartone, nel 2023 ha subito una flessione. In Italia, il fatturato è diminuito del 5,5% e la produzione del 5,8%.

Questo calo va interpretato come un “effetto di rimbalzo”, considerando che il 2022 aveva registrato una crescita del 25,5% a causa dell’aumento dei costi di produzione, poi ridotti nel 2023.

A livello UE, la produzione del comparto è scesa del 7,3%, mentre il fatturato ha segnato un -12,3%, influenzato dal calo della Germania (-15,4%), seguita da Polonia, Spagna e Francia, con riduzioni più contenute.

Zoom sull’Italia

Nel 2023 si è confermato il trend negativo del 2022, con una diminuzione del fatturato del 5,5%, coerente con il calo produttivo.

La riduzione dei costi delle materie prime e dell’energia ha portato a una generale contrazione, facendo sì che i ricavi seguissero l’andamento della produzione, scesa del 5,4% per un totale di 5,61 milioni di tonnellate.

Le esportazioni sono scese del 15,5%, mentre le importazioni hanno subito una flessione più moderata, del 4,7%.

Si nota un incremento costante delle importazioni rispetto alle esportazioni, con i principali partner commerciali che restano all’interno dell’Unione Europea.

L’87% delle importazioni italiane e l’89% delle esportazioni coinvolgono Paesi europei, un dato stabile rispetto agli anni precedenti.

Classificazione degli imballaggi in carta e cartone: una panoramica

Il cartone ondulato rappresenta il 75% del mercato, ed è il più utilizzato nella logistica, oltre a essere il più pesante della categoria. Nel 2023, la produzione è scesa a 4 milioni di tonnellate, con un calo del 4,8% rispetto all’anno precedente. Le importazioni sono diminuite del 33,2% e le esportazioni del 16,8%, mentre i prezzi delle materie prime sono calati tra l’1% e il 3%.

Nel 2023, gli astucci e le scatole in cartoncino teso, che rappresentano il 15% degli imballaggi in carta e cartone, hanno visto una produzione di circa 823.000 tonnellate, con un calo del 5,1% rispetto all’anno precedente. Questi imballaggi sono destinati al settore alimentare (44,9%), alle bevande (20,6%) e alla cosmetica e farmaceutica (10,3%), mentre il 24,5% è impiegato per altri prodotti come elettrodomestici e articoli per la casa.

Nel 2023, i sacchi di carta di grandi dimensioni, utilizzati nel settore delle costruzioni, hanno subito una contrazione del 17,4% nella produzione, scendendo a 183.000 tonnellate, a causa del calo nei settori edilizio e alimentare industriale. Anche il commercio estero ha registrato riduzioni, con le importazioni in calo del 21,2% e le esportazioni del 23,3%.

Altre tipologie di imballaggi cellulosici, come fusti di cellulosa, sacchetti piccoli, shopper e etichette, hanno subito una riduzione del 9% nella produzione nel 2023. Tuttavia, le importazioni sono aumentate del 10,6%, mentre le esportazioni sono diminuite del 14,8%.

Infine, i contenitori rigidi accoppiati a prevalenza carta, mostrano una stabilità negli ultimi anni, con crescita zero sia in termini di fatturato che di produzione, salvo l’eccezione del 2020.