Visione, ingegno, tenacia e tanto coraggio: forte di questi valori, nel 1964 Paolo Cassoli si mette in proprio e realizza la RA / CI, macchina che apre un mercato fino a quel momento inesistente in Italia, dando inizio alla storia di un’importante realtà industriale, nazionale e internazionale nel mondo del packaging primario e secondario.
Come gran parte delle storie imprenditoriali di successo, anche quella di CPS Company ha origini particolari, al contempo semplici ma curiose, che meritano di essere raccontate per restituire il senso di quella che oggi è una grande e consolidata realtà produttiva d’avanguardia nel panorama internazionale dei macchinari industriali per il packaging, ampiamente riconosciuta sia in ambito nazionale sia sui mercati internazionali grazie alle qualità tecniche, all’affidabilità e alle importanti innovazioni.
Tutto comincia nel 1960. Dopo anni di progressivo affinamento delle proprie capacità in ACMA, azienda bolognese che ha fatto da apripista alla creazione della packaging valley locale, il giovane e brillante Paolo Cassoli viene assunto in WrapMatic, e, come capo ufficio tecnico, subito gli viene affidata la progettazione di una macchina per l’impacchettamento dei rotoli di carta igienica, prodotto presente da pochi anni in Italia ma non ancora particolarmente diffuso ed ancora impacchettato esclusivamente a mano. Unica eccezione, una multinazionale americana che usa però macchinari complessi e ingombranti.
Paolo ha l’intuizione: rivedere il progetto su cui sta lavorando per creare un modello più piccolo e snello, quindi più adatto alle esigenze delle cartiere italiane. Nessuno crede ancora nello sviluppo delle cartiere e nella diffusione della carta igienica come bene di massa. Paolo la pensa diversamente, per questo motivo decide di dare le dimissioni e mettersi in proprio, dando concretezza alla propria visione in autonomia. Siamo arrivati al 12 maggio 1964, una data storica: Paolo iscrive la ditta Cassoli alla Camera di Commercio di Bologna.
Successivamente, nel corso di mesi di duro lavoro di progettazione e costruzione, anche grazie al supporto di alcuni artigiani che decidono di credere nella sua scommessa, nel piccolo garage di casa Paolo assembla la sua prima macchina, oggi esposta al Museo del Patrimonio Industriale di Bologna. Il suo nome è RA / CI, multirotolo di dimensioni molto compatte in grado di confezionare 40 pacchi di 2 o 4 rotoli al minuto. Un piccolo gioiello di meccanica, ma anche e soprattutto la concretizzazione di una visione che si rivela essere sin da subito vincente. Da una cartiera di Genova, arriva il primo ordine che dà di fatto inizio alla grande storia industriale di Cassoli Group!
“Ricordo che il cliente – si legge nelle memorie di Paolo Cassoli – la venne a vedere ancora in fase di montaggio e mi disse: ‘Cassoli, se la macchina dovesse incartare come funziona la meccanica ha fatto 13 al Totocalcio!’ Col senno di poi posso dire che ha avuto ragione!”. La stessa ragione che Paolo Cassoli ha avuto a credere nel proprio sogno, coltivandolo con passione, tenacia, coraggio e un grandissimo ingegno produttivo e gettando le basi per un percorso fatto di crescita, innovazione e progressiva affermazione nel settore dei macchinari industriali per il packaging primario e secondario che prosegue ancora oggi. Dal cuore della packaging valley verso il resto del mondo.