Diverse le associazioni di categoria che hanno scritto al neo ministro Adolfo Urso per sollecitare risposte in materia di caro energia e non solo.
C’è anche UCIMA (Unione Costruttori Italiani Macchine Automatiche per l’Imballaggio e il Confezionamento) tra le associazioni che hanno scritto al neoministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, per chiedere misure urgenti al fine di sostenere la filiera.
Nella missiva inviata le associazioni chiedono interventi rapidi e di spessore per contrastare il caro energia e la scarsità di materie prime, ribadendo contestualmente la volontà di non interrompere la digital transformation che l’industria manifatturiera ha avviato.
Si è chiesto tra l’altro di:
- estendere fino al 2023 la consegna dei beni strumentali acquistati nel 2021;
- rendere definitivi gli incentivi di transizione 4.0;
- definire e attivare gli aiuti verso la digitalizzazione anche per gli end user medio piccoli;
- adeguare la normativa sugli ammortamenti dei beni strumentali;
- supportare la transizione energetica per un comparto totalmente sostenibile;
- revisionare il patent box e avviare il credito d’imposta alla ricerca;
- investire in laboratori e formazione per quanto riguarda l’ambito scolastico;
- accelerare sull’internazionalizzazione e sulla promozione all’estero;
- ampliare le misure a supporto del caro energia;
- sostenere il comparto del confezionamento per lo sviluppo di packaging green, sostenibili e riciclabili.